Fabbricati

1. Descrizione

L’aggiornamento catastale è obbligatorio e spetta al titolare dei diritti reali sull’immobile, entro 30 giorni dall’avvenuto cambiamento, mentre per i fabbricati di nuova costruzione il termine è di 60 giorni dalla fine dei lavori o dal momento in cui il fabbricato sia atto all’uso (articolo 40, legge 23 gennaio 2015 n. 2). Il mancato aggiornamento a Catasto Fabbricati è soggetto a sanzione (da € 1.000,00 a € 5.000,00)

Nel Catasto Fabbricati sono oggetto di autonomo censimento (operazione di registrazione dei beni) tutte le unità immobiliari del territorio, dove per unità immobiliare si intende una porzione di fabbricato, un fabbricato o un insieme di fabbricati, appartenenti alla medesima proprietà e che, in base a criteri di ordinarietà, presenta potenzialità di autonomia funzionale e reddituale. 
In un edificio possono essere presenti più unità immobiliari (abitazioni, negozi, magazzini, autorimesse, ecc.) e, di contro, più edifici possono costituire una medesima unità immobiliare (complessi scolastici, industriali, alberghieri, ecc.).
Per ogni unità immobiliare sono conservate le planimetrie in scala 1:200 e i seguenti elementi di identificazione: Castello, Foglio, Particella, Subalterno, consistenza, categoria, classe di redditività e rendita catastale; inoltre sono riportati i soggetti titolari di diritti reali sul bene, la tipologia di diritto e la relativa quota. 
Fin dalle origini l’archivio del Catasto Fabbricati conserva le schede degli immobili suddivise per piano, riportando l’insieme di tutte le unità immobiliari che costituiscono il piano medesimo. 

 

2. Categoria e Classe

Il prospetto di qualificazione e classificazione dei fabbricati in vigore è stato istituito con decreto 9 marzo 1953, n. 5, in analogia alla classificazione degli immobili vigente in Italia. 
Nel prospetto sono riportate le Categorie (A1, A2, …, B1, B2, etc.), ognuna delle quali è suddivisa in un numero variabile di classi di redditualità. Sono inoltre riportate le unità di misura secondo le quali, per ogni categoria, vengono eseguiti gli accertamenti di reddito (vani utili, metri cubi, metri quadrati, etc.).  
Tabelle categoria e classe Fabbricati

 

3. La Rendita Catastale Fabbricati

Ogni subalterno censito a catasto fabbricati possiede una rendita catastale, calcolata secondo le tariffe dei valori unitari di accertamento pubblicato con decreto 24 agosto 1953 n. 31. 
La rendita viene calcolata attraverso l’operazione di ”accertamento catastale”, cioè una valutazione estimale dell’unità immobiliare che permette l’individuazione della categoria e classe, e l’applicazione del valore unitario di rendita alla consistenza dell’immobile. 
Per la categoria D l’accertamento viene fatto mediante stima diretta. 
La rendita così determinata, riferita al periodo censuario del 1954, viene rivalutata mediante coefficienti di rivalutazione, che attualmente sono definiti dalla legge 19 novembre 2019 n. 157. 

 

4. Come fare per accatastare un immobile

La domanda di variazione catastale viene fatta attraverso la procedura telematica “GRAF – Gestione Richieste Aggiornamento Fabbricati” all’interno del Portale della Pubblica Amministrazione. La domanda è presentata dal professionista abilitato e firmata dai titolari dei diritti reali. L’obbligo di denuncia di variazione catastale spetta al titolare dei diritti reali sull’immobile. Nei casi in cui l’immobile sia gravato da usufrutto l’obbligo spetta al nudo proprietario.